Venezia 81: Madama Garden Retreat, un'oasi di eleganza durante il festival del cinema

Dal 28 agosto al 7 settembre 2024 si terrà al Lido di  Venezia   l’81esima edizione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica , organizzata dalla Biennale di  Venezia  e diretta da Alberto Barbera. La Mostra mira a promuovere la diffusione del cinema internazionale in tutte le sue forme, considerandolo come arte, spettacolo e industria.   Il Festival si propone come un evento cinematografico di grande prestigio che ogni anno offre un calendario in cui presenziano opere di rilevanza mondiale. Sul red carpet del  Lido di  Venezia  sfilano alcuni tra i registi e gli attori più acclamati, mantenendo la tradizione di coniugare un programma di alto valore artistico con il fascino glamour che da sempre caratterizza la manifestazione.   Madrina della prossima edizione sarà  Sveva Alviti  che, dal palco della Sala Grande del Palazzo del Cinema, condurrà la serata di inaugurazione e guiderà la cerimonia di chiusura, in occasione della quale saranno annunciati i Leoni e gli a

Lavoro, Tiso-Arbia (Iniziativa Comune): “Donne fondamentali per crescita economica. Ma Italia indietro”



“L’aumento della partecipazione delle donne al mercato del lavoro è un ingrediente essenziale per garantire la crescita economica. Uno dei più grandi freni alla crescita economica del Belpaese è la mancata partecipazione delle donne al lavoro. Basta pensare che dipendono principalmente dal reddito delle donne, nell’ambito della coppia, sono meno del 10% del totale; questa differenza espone le donne a un maggior rischio di dover lasciare la propria carriera per prendersi cura della famiglia.
Da una ricostruzione recente, all’inizio degli anni 50 solo il 33% delle donne statunitensi lavorano. Venti anni dopo erano il 43% e nel 2000 erano il 60%. In Europa il tasso di partecipazione femminile al lavoro è al 53% in Francia, il 56% in Germania, il 64% in Norvegia. L’Italia è ferma al 41%. L’Istat ha recentemente pubblicato nel suo rapporto annuale dati che dimostrano l’importanza del reddito delle donne nel bilancio familiare. L’Italia è il paese europeo in cui il reddito dell’uomo, all’interno della famiglia, è più rilevante. Il motivo del divario è chiaro: le donne in media, guadagnano meno degli uomini sia perché sono discriminate in forma diretta sia perché tendono ad essere collocate in mansioni e settori che pagano meno. L’arrivo di un figlio peggiora la condizione reddituale delle donne perché saranno quelle che lasceranno il lavoro per prendersi cura dei figli. Le donne devono essere un fattore fondamentale della produzione: rappresentano metà della forza lavoro potenziale sul Pianeta. Più persone lavorano significa, più produzione e dunque più Pil. Secondo le ricerca fatta dall’European Institute for Gender Equality, un più rapido aumento dell’occupazione femminile farebbe crescere il Pil pro-capite europeo di 3 punti percentuali in più rispetto allo scenario attuale entro il 2050. Di conseguenza, le donne che restano a lavoro dovranno circondarsi di persone diverse per provvedere alla cura dei bambini e della casa, creando altro lavoro. Riteniamo indispensabile aumentare il finanziamento di questi servizi, ad esempio incrementando le risorse stanziate dal PNRR per gli asili nido e strutture simili”. Così, in una nota stampa, il gruppo Iniziativa Comune, con una rinnovata veste in acronimo EUROMÒ — Uomini liberi per l’Italia e l’Europa condotta dal gruppo di Cooperazione e Proposte guidato da Carmela Tiso e dal portavoce Attilio Arbia.

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