The Joint EUV coronal Diagnostic Investigation (JEDI) will fly aboard the European Space Agency’s Vigil space weather mission and capture new views that will help researchers connect features on the Sun’s surface to those in the Sun’s outer atmosphere, the corona.
La NASA ha annunciato martedì di aver
selezionato un nuovo strumento per studiare il Sole e il modo in cui
crea massicce eruzioni solari. La Joint EUV Coronal Diagnostic
Investigation, o JEDI, dell'agenzia catturerà immagini del Sole alla
luce ultravioletta estrema, un tipo di luce invisibile ai nostri
occhi ma che rivela molti dei meccanismi alla base dell'attività
solare.
Una volta integrati a bordo della
missione meteorologica spaziale Vigil dell'ESA (Agenzia spaziale
europea), i due telescopi JEDI si concentreranno sullo strato
intermedio della corona solare, una regione dell'atmosfera solare che
svolge un ruolo chiave nella creazione del vento solare e delle
eruzioni solari che causare il maltempo spaziale.
Si prevede che la missione spaziale
Vigil, il cui lancio è previsto per il 2031, fornirà dati
meteorologici spaziali 24 ore su 24 da una posizione unica nel punto
5 di Lagrange Sole-Terra, un punto gravitazionalmente stabile a circa
60 gradi dietro la Terra nella sua orbita. Questo punto di
osservazione offrirà ai ricercatori e ai meteorologi spaziali una
nuova prospettiva per studiare il Sole e le sue eruzioni.
Il JEDI della NASA sarà il primo
strumento a fornire una visione costante del Sole da questa
prospettiva nella luce ultravioletta estrema, offrendo agli
scienziati una miniera di nuovi dati per la ricerca, supportando
contemporaneamente la capacità di Vigil di monitorare la
meteorologia spaziale.
"Le osservazioni di JEDI ci
aiuteranno a collegare le caratteristiche che vediamo sulla
superficie del Sole con ciò che misuriamo nell'atmosfera solare, la
corona", ha affermato Nicola Fox, amministratore associato,
Science Mission Directorate presso la sede della NASA a Washington.
“In combinazione con la vista del Sole, unica nel suo genere, di
Vigil, questo cambierà il modo in cui comprendiamo i fattori che
determinano la meteorologia spaziale da parte del Sole, il che a sua
volta può portare a migliori avvisi per mitigare gli effetti della
meteorologia spaziale sui satelliti e sugli esseri umani”. nello
spazio così come sulla Terra”.
Il progetto è guidato da Don Hassler
del Southwest Research Institute di Boulder, in Colorado. Lo
strumento è finanziato dal programma meteorologico spaziale
eliofisico della NASA con un costo totale non superiore a 45 milioni
di dollari. La supervisione della gestione sarà fornita dal
programma Living With a Star della divisione Explorers &
Heliophysical Projects presso il Goddard Space Flight Center della
NASA a Greenbelt, nel Maryland.
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