Incontro sugli UFO/UAP al Parlamento Europeo: un italiano tra i relatori

  Domani 20 marzo si terrà a Bruxelles, presso il Parlamento Europeo, un briefing rivolto agli europarlamentari sul problema degli UAP(Unidentified Anomalous Phenomena). Ad organizzare l’evento è stato l'eurodeputato portoghese Francisco Guerreiro, del gruppo dei Verdi (Verts/ALE), che il 31 gennaio 2024 aveva già presentato un’interrogazione per chiedere come mai, nell’ambito nel nuovo programma spaziale europeo, non si tenesse conto dell’analisi delle osservazioni di  UAP ai fini della sicurezza e sorveglianza legata alle missioni spaziali. Promotore dell’incontro è stato il gruppo ufologico olandese UAP Coalitie Netherland, di recente costituzione, che si sta adoperando per attivare anche in Europa meccanismi di analisi e studio sugli UAP sul modello di quelli esistenti negli Stati Uniti. Dal 2019, infatti, l’amministrazione americana ha ripreso ad occuparsi ufficialmente di UFO/UAP tanto da costituire nel 2022 presso il Dipartimento della Difesa una commissione di studio, la

Ucraina, torna la guerra in Europa. Putin ha lanciato un'operazione militare nel Donbass

 



Ucraina, torna la guerra in Europa. Il presidente Volodymyr Zelensky ha annunciato la legge marziale in tutto il Paese dopo lʼinvasione russa. Questa mattina, il presidente Putin ha lanciato un'operazione militare speciale nel Donbass. Vladimir Putin è un prodotto della Guerra Fredda, ha fatto carriera nel vecchio servizio dell'intelligence sovietico, il KGB, e ha visto la rivalità delle superpotenze e lo stallo nucleare, almeno per alcuni aspetti: dopo essere entrato in carica nel 2000, ha notoriamente definito il crollo dell'Unione Sovietica una vera tragedia e la più grande catastrofe geopolitica del Novecento. Eppure, ha dato il via all'invasione sull'Ucraina, quindi, non è affatto chiaro che Putin abbia studiato seriamente la storia della Guerra Fredda o ne abbia compreso le lezioni.



I leader del Cremlino hanno continuamente sbagliato i calcoli lanciando, approvando o minacciando azioni aggressive che alla fine si sono rivelate controproducenti per gli interessi sovietici. Oggi, 200.000 soldati russi si trovano sul confine ucraino e sembra che Putin stia ripetendo gli stessi errori dei suoi predecessori sovietici. L'invasione rafforza l'opposizione ucraina all'influenza russa, infonde e unifica l'alleanza occidentale. La tendenza dell'ex Unione Sovietica a mostrare i suoi muscoli militari ha sempre indebolito la sua approvazione pubblica internazionale, ma le sanzioni statunitensi nella maggior parte dei casi sono state poco efficaci. Sebbene né gli Stati Uniti né la NATO abbiano alcun desiderio di intervenire militarmente per salvare l'Ucraina, non sarebbero contrari ad aiutare una probabile guerriglia partigiana ucraina contro un esercito di occupazione ostile. Gli ucraini sembrano molto più pronti e disposti a combattere rispetto, ad esempio, ai cecoslovacchi nel 1968.



Putin si sente evidentemente autorizzato a conquistare o, nella sua visione radicata nell'Unione Sovietica, a riconquistare l'Ucraina perché, a differenza di Ungheria e Polonia, è un'ex repubblica dell'Unione Sovietica e storicamente, etnicamente e linguisticamente strettamente legata alla Russia. Eppure il resto del mondo e anche la stessa Russia, in un accordo del 1994 ha riconosciuto la sovranità dell'Ucraina come nazione indipendente dopo il crollo sovietico. Molti ucraini ricordano con rabbia come Mosca abbia maltrattato il loro paese quando è stato incorporato nell'Unione Sovietica; la grande carestia che uccise milioni di ucraini durante il governo di Stalin negli anni '30 incombe nella coscienza pubblica del paese. Tali ricordi storici potrebbero essere alla base della violenta resistenza all'occupazione russa. Il comportamento della Russia nei confronti dell'Ucraina probabilmente accelererà il risultato che desidera meno: una NATO più grande e più forte. Dopo il caos della presidenza Donald Trump, l'alleanza ha già rafforzato i ranghi nel tentativo di dissuadere Putin dall'invadere l'Ucraina. E i paesi lungo o vicino alla periferia russa che apprezzano la loro indipendenza ma non appartengono ancora alla NATO possono ora prendere seriamente in considerazione l'idea di unirsi o intensificare i loro sforzi in tal senso.

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